Intervistiamo il Re del proseccco che ancora una volta ha conquistato il palato degli esperti e non solo. Al Vinitaly ha presentato "Acquavite 1938" nata da uve selezionatissime e da un accurato processo di distillazione che la rende delicata e preziosa. Un successo dovuto a quel sapere tramandato da generazioni, all'amore verso la propria terra e il rispetto delle tradizioni.
Angelo e i suoi figli. Sembrerebbe quasi il titolo di un best sellers o di un film, invece non è niente di meno che la rappresentanza dell’ultima generazione di una stirpe di vignaioli, produttori di vini straordinari, considerati i re dei Prosecco doc e Cartizze doc.. “Angelo e i suoi figli” fanno parte di quella categoria di vignaioli, che rappresenta una significativa realtà produttiva nel panorama ingegnoso ed operoso della Marca Trevigiana. La loro ultracentenaria ma modernissima azienda è collocata a Guia, in un anfiteatro collinare, a nord della Provincia di Treviso, racchiuso tra le colline prealpine, dalla Valmarena e dal Consiglio. Un piccolo paese che pare un presepe, adagiato sulle colline pedemontane orlate di boschi e dall’ incessante ricorrersi dei filari. La protezione benefica dei colli dalle correnti fredde preveniente da Nord, dona alla frazione un clima particolarmente temperato e mite, le caratteristiche climatiche e geologiche della zona hanno propiziato sin dai tempi più lontani la coltivazione della vite, e la produzione del vino che rappresenta la più grande risorsa del luogo. Non a caso già i romani, che certo se ne intendevano, lodavano accanto ai pregi del clima, i pregi del vino prodotto in questo territorio. Da allora la civiltà contadina ha affinato costantemente, lungo il corso della storia, le tecniche di coltivazione e di vinificazione di un vitigno particolare, il Prosecco, che qui ha trovato il proprio terreno di elezione, un ambiente unico ed ideale, che la tutela D.O.C. ha provveduto a difendere sin dall’aprile 1969. Un luogo dove vige un mistico silenzio, interrotto solo dai rumori della natura e dalla cordialità della gente che si incontra. Un luogo d’altri tempi, dove le ore sono ancora scandite e dove il tempo ha ancora un valore, l’ideale per chi è vittima dello stress. Basta stappare una bottiglia di “Desiderio”, uno tra i migliori prodotti di casa Bortolin, per comprendere la bontà e l’unicità del prodotto. Un vino che con la sua fragranza, racconta la storia e il territorio ma anche l’abilità, l’esperienza, l’amore e la passione per l’arte di vinificare. I Bortolin sono personaggi straordinari, spumeggianti come il vino che producono, generosi come l’aromaticità dei gusti e dei retrogusti dei loro prodotti. La loro dedizione è stata premiata con numerosissimi riconoscimenti, medaglie d’oro, gran premi, sia a livello nazionale che internazionale. Ci aprono le porte della loro azienda e ci guidano in un percorso conoscitivo tra gli impianti di produzione e le cantine. Ci spiegano che le uve vengono selezionate con estrema attenzione e avviate in cantina dove, dopo un minuzioso processo di diraspatura, un moderno sistema di pigiatura, un successivo impianto di vinificazione ed un reparto di produzione del freddo, consentono la fermentazione a temperatura costante ed una vinificazione ideale che estrae dall'uva l'anima del vino nel rispetto delle caratteristiche organolettiche proprie del vitigno. Tutto è stato attrezzato per rispondere alle più evolute esigenze produttive di vini e spumanti di gran pregio. Tranquillo, Frizzante o Spumante, il Prosecco DOC di Conegliano Valdobbiadene si riconosce per il colore paglierino leggero, per la moderata corposità, per l’esclusivo profumo fruttato e floreale. Ricordiamo, qui di seguito, qualche blasonatissima bottiglia. Il”Prosecco DOC di Valdobbiadene Spumante”, che esprime pienamente il suo carattere agile ed al tempo stesso energico ed è prodotto prevalentemente in due versioni, l’Extra Dry e il Brut. Nel primo caso, la rifermentazione si interrompe quando ancora rimane una piccola percentuale di zuccheri, nel secondo, è condotta quasi alla fine in modo che lo Spumante diventi più secco e asciutto. Il “Prosecco DOC di Valdobbiadene Spumante Brut”, è il Prosecco più moderno ed ha un grande successo internazionale. Si caratterizza per profumi più ricchi di sentori di agrumi e di note vegetali, che si accompagnano con una piacevole nota di crosta di pane, unita ad una bella e viva energia gustativa. Il perlage fine, assicura la persistenza del sapore e la pulizia del palato, rendendolo a tavola, lo spumante per eccellenza. Da apprezzare servito a 7-9° C su antipasti di pesce e verdure anche elaborati, primi con frutti di mare e piatti di pesce al forno o, come è in uso nella zona di produzione, a tutto pasto. Il “Prosecco DOC di Valdobbiadene Spumante Extra dry”, è il Prosecco “classico”, la versione che combina l’aromaticità varietale con la sapidità esaltata dalle bollicine. Il colore è paglierino brillante ravvivato dal perlage. L’aromaticità è fresca e ricca di profumi di frutta, mela, pera, con un sentore di agrumi che sfumano nel floreale. In bocca il vino è morbido e al tempo stesso asciutto grazie ad una acidità ben presente. Ottimo come aperitivo, è ideale servito ad 8-10° C, su minestre di legumi e frutti di mare, paste con delicati sughi di carne, formaggi freschi e carni bianche soprattutto pollame. Il “Prosecco DOC di Valdobbiadene Spumante Dry “Desiderio”, un perfetto suggello ai momenti belli della vita. Già il colore rimanda ad una maggiore intensità, che si manifesta con una complessità di profumi invitanti ed ampi, dalla mela alla pera, dall’albicocca agli agrumi, alla rosa, con una gradevole nota di mandorle glassate al retrogusto. Questo spumante si accompagna ai dolci della tradizione, dalla pasta frolla alle crostate di frutta e alle focacce.Ottimo non solo alla fine di ogni pranzo importante, ma per ogni brindisi augurale, per rendere più festosa ogni cerimonia. E infine ecco il re dei re, il “Prosecco DOC di Valdobbiadene Spumante Cartizze”. Il Cru della Doc di Valdobbiadene si chiama Cartizze, vino ottenuto dalle uve coltivate in un piccolissimo fazzoletto di terra denominato appunto terra di Cartizze. Vino morbido e vellutato, dai sentori freschi di fiori e frutta. Ottimo alle situazioni e occasioni più importanti va servito ad una temperatura di 10° per esaltarne tutte le peculiarità. Proprio in questi giorni i figli di Angelo e i loro pregiatissimi vini saranno al celebre Vinitaly, dove presenteranno un prodotto d’eccezione, “ACQUAVITE 1938". L’acquavite nasce da uve selezinatissime di casa Bortolin e da un accurato processo di distillazione che la rende delicata e preziosa. Questo prodotto è dedicato proprio ad Angelo, che della sua azienda ne ha fatto, il “re” del Prosecco doc, e ha saputo tramandare con passione il suo sapere alle nuove generazioni, che hanno appreso non solo l’arte di vinificare ma anche la modestia e l’umiltà, doti rare che distinguono i “Grandi”. da: liberoreporter.it
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